MUSEO DEL CEDRO - SANTA MARIA DEL CEDRO CS |
Torre Talao - Scalea CS |
A Scalea ha sede l' Accademia Internazionale del Cedro, un'associazione per la valorizzazione del sacro agrume, nata grazie al Prof. Franco Galiano ha promosso varie iniziative di particolare pregio in collaborazione con il Consorzio del Cedro, e il Museo del Cedro di Santa Maria del Cedro. Il Prof. Franco Galiano è anche autore di numerose pubblicazioni sul Cedro e l'Ebraismo. (4)
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A CURA DI WDITV
NOTE:
[1] ASNa, Sommaria, Partium 37,
fol. 12v.
[2] ASNa, Sommaria, Partium 37,
fol. 76v; Ferorelli, N., Gli ebrei nell’Italia meridionale, p. 180.
[3]Giustiniani, L., Dizionario
geografico-ragionato del regno di Napoli, Napoli VIII, p. 357.
[4]Dito, O., La storia
calabrese e la dimora degli ebrei in Calabria dal secolo V alla seconda
metà del secolo XVI, p. 271.
[5] Russo, F., Storia
della diocesi di Cassano al Jonio, I, p. 305.
BIBLIOGRAFIA:
Dito, O., La storia calabrese e la dimora degli ebrei in Calabria dal secolo V alla seconda metà del secolo XVI, Rocca S. Casciano 1916.
Ferorelli, N., Gli ebrei nell’Italia meridionale dall’età romana al secolo XVIII, Torino 1915.
Giustiniani, L., Dizionario geografico-ragionato del regno di Napoli, Napoli 1797-1816.
FONTI E FONTI ICONOGRAFICHE:
CURIOSITÀ
Lo sapevi che il Cedro come il
Bergamotto ed altri agrumi di Calabria, in un determinato periodo storico, entrarono a far parte
delle collezioni dei Granduchi di Toscana e furono ritratti da BARTOLOMEO BIMBI
l'artista scienziato?
TI RACCONTO DEL CEDRO IN UN VIAGGIO IN TOSCANA
Il Cedro come il Bergamotto
tra la fine del Seicento e l’inizio del secolo successivo è stato un soggetto
predominante in opere di Bartolomeo Bimbi, realizzate per conto di Cosimo III
dei Medici. Protagonisti di un episodio di collezionismo mediceo, poco
conosciuto ai non specialisti del settore Culturale ed Artistico,
che si situa in quel sodalizio fra arte e scienza che connotò intensamente la
vita del Granducato. Quindi un fiorire di scienze naturali ma anche
di opere artistiche con tanto di abaco con denominazioni specifiche, si tratta
delle opere di Bartolomeo Bimbi oggi conservate al Museo
della Natura Morta della Villa Medicea di Poggio a Caiano in
provincia di Prato e a 15 Km da Firenze. I dipinti sono tutti provenienti
da Villa La Topaia, la meno conosciuta fra le ville dei granduchi.
Nella collina sopra Villa La Petraia, già esistente nel
Cinquecento, abitata da Cosimo I, che visse una prestigiosa stagione sotto
Cosimo III, che la adottò come suo "buen retiro", dove
amava auto-esiliarsi nella contemplazione di quel tripudio di natura,
reale come nel giardino o dipinta come nella quadreria, di cui volle
circondarsi. Villa La Petraia fu ampliata e riedificata probabilmente da
Giovan Battista Foggini, che era assurto al ruolo di "Scultore di
corte" nel 1687 e di "Architetto primario" nel
1694, con un tono spartano ma signorile, secondo le esigenze del sovrano e
connotata da un accentuato rigore progettuale. Nelle sue sale il Granduca
volle "che restasse tutto adorno di quadri rappresentanti al vivo…
tutte le sorti di frutte, d'agrumi, d'uve e di fiori che finora si sono potute
trovare". Così recita Francesco Saverio Baldinucci, biografo di
Bartolomeo Bimbi. Nel corso della sua vasta carriera Bartolomeo
Bimbi attraversò quasi tutta l’Italia, lavorando per l’appunto alla
corte del Granduca Cosimo III, amante delle piante e dei loro frutti. Qui,
insieme al botanico di corte, Pier Antonio Micheli, cominciò un lavoro di
grande rilevanza storica, in altre parole una catalogazione sistematica
organizzata per specie, stagione, provenienza. Bartolomeo Bimbi, insieme a
Micheli, documentò così in straordinari dipinti la diversità vegetale e
colturale tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento; di particolare
pregio le opere che ritraggono gli agrumi e che lo accompagnarono fino alla
tarda età e alla fine dei suoi giorni.
Villa Medicea di Poggio a Caiano - PO PH Copyright di Vincenza Triolo, marzo 2016 |
Visitai Villa Medicia a Poggio a Caiano con il Museo della Natura Morta a marzo del 2016 era in uno dei miei consueti soggiorni a Firenze, che oramai sono sempre più frequenti negli ultimi anni, dovevo fare una ricerca per studi su Beni Culturali e Paesaggistici del mio territorio natio calabrese.
A Poggio a Caiano ero alla ricerca delle opere de di Bartolomeo Bimbi ed in particolare per poter fotografare l’immagine delle varietà di Bergamotto ritratto e non solo, infatti volevo ritrovare particolari a me cari di agrumi caratteristici della mia terra natia con la propria cultura. Appresi che, qui come in tutte le Ville Medicee, vi erano limonaie secondo il gusto del tempo e del luogo in cui la villa era frequentata, al suo interno erano custoditi durante i mesi freddi i vasi con le piante di agrumi alcuni come il Bergamotto usati con le loro fioriture per profumi ed ornamenti, e come orchidee, considerate nel luogo piante esotiche. Qui, presso la Villa di Poggio a Caiano dal 2007 nelle sedici sale del secondo piano, è stato allestito il nuovo Museo della Natura Morta, dedicato appunto alle nature morte e ai dipinti di soggetto naturalistico provenienti dalle collezioni delle Gallerie Fiorentine e appartenuti ai Medici.
Museo della Natura Morta - Villa Medicea di Poggio a Caiano - PO PH Copyright di Vincenza Triolo, marzo 2016 |
Oltre duecento opere sono ordinate in un percorso museale che segue lo sviluppo del collezionismo mediceo, dedicato alla rappresentazione dei temi e dei soggetti della natura. La raccolta nel museo copre una cronologia che va dalla fine del Cinquecento alla metà circa del Settecento e illustra nelle sue linee principali lo sviluppo di questo genere pittorico soprattutto nel suo secolo d’oro, il Seicento. Sono presenti capolavori di artisti italiani e stranieri, giunti a Firenze grazie all’attento e aggiornato mecenatismo dei Medici. A farla da campione assoluto nel museo è il fiorentino Bartolomeo Bimbi, del quale sono esposte ben cinquantanove opere, inclusi i suoi celebri Campionari dei frutti prodotti nel Granducato di Toscana. La SALA 13 a lui dedicata è intitolata: “Bartolomeo Bimbi e il casino della Topaia”.
SALA 13 - Museo della Natura Morta Villa Medicea di Poggio a Caiano - PO PH Copyright di Vincenza Triolo, marzo 2016 |
Al suo interno, dodici eccezionali dipinti eseguiti per la villa medicea della Topaia che raffigurano, con il massimo dettaglio e precisione scientifica, le innumerevoli qualità di agrumi, uve, pere, pesche, ciliegie, albicocche, mele, fichi e susine che, tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento, erano prodotte nelle campagne e nei giardini della Toscana medicea (e che sono oggi quasi del tutto scomparse). La presenza di varietà di agrumi Calabresi in Toscana, sia nelle opere del Bimbi sia nelle limonaie non solo fu determinato dagli spostamenti dell'artista in tutt'Italia per i propri studi ma può anche far ipotizzare come mercanti, che si recavano al Sud per il commercio di prodotti vari portavano con sé primizie e rarità, che poi ricollocavano e distribuivano nel Granducato di Toscana. Le tele, veri capolavori della natura morta italiana, sono ancora racchiuse in altrettanto splendide cornici intagliate con fiori e frutti, eseguite appositamente dall’olandese Vittorio Crosten. Di Bartolomeo Bimbi sono poi presenti nel museo anche alcune opere che ritraggono animali esotici o eccezionali, visti con gli occhi di un artista-scienziato. Nelle opere del Bimbi si possono trovare tracce di una eccezionale biodiversità, tanto che le tele possono essere considerate dei veri e propri campionari scientifici. Egli ha riprodotto meticolosamente le diverse varietà allora coltivate dei vari agrumi e frutti, facendo attenzione a riprodurre il nome, nella rappresentazione di cartigli, e persino i difetti dovuti a malattie e parassiti; un’opera così importante questa che è così divenuta, in diverse occasioni, oggetto di studio di botanici del CNR e di varie istituzioni universitarie come utile traccia per identificare fiori e frutti estinti o in via di estinzione, tentandone poi il recupero. Al museo sono anche esposti importanti dipinti di Willem Van Aelst, Felice Boselli, Jan Brueghel, Margherita Caffi, Giovanni Agostino Cassana, i Cedri di Filippo Napoletano, Giovanna Garzoni, Jan Davidsz De Heem, Monsù Aurora, Bartolomeo Ligozzi, Otto Marseus, Antoine Monnoyer, Cristoforo Munari, Pietro Navarra, Mario de’ Fiori, Giuseppe Recco, Andrea Scacciati, Giovanni Stanchi, Franz Werner Tamm, ed altri ancora.
Melangoli, Cedri e Limoni, autore Bartolomeo Bimbi - 1715 Museo della Natura Morta di Poggio a Caiano PO. PHOTO Copyright Vincenza Triolo , anno 2016 |
PARTICOLARE : Melangoli, Cedri e Limoni, autore Bartolomeo Bimbi - 1715 Museo della Natura Morta di Poggio a Caiano PO. PHOTO Copyright Vincenza Triolo , anno 2016 |

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