domenica 17 settembre 2023

DIGIUNO DI GHEDALIA' ... QUELLO CHE FA RIFLETTERE SULL'OGGI...


Ma il settimo mese giunse Yishmael figlio di Netanyà di stirpe reale,
assieme a dieci uomini, e colpì a morte Ghedalià
assieme agli ebrei e ai caldei che erano con lui a Mitzpà 
(2 Re 25,25)


Il digiuno inizia all’alba e termina all’uscita delle tre stelle. 
Uomini e donne dall’età di bar/bat mitzvà digiunano in questo giorno.
Donne in gravidanza o che allattano non devono digiunare, chi non si sente bene dovrebbe consultarsi con un rabbino.
Durante la preghiera del mattino si recitano le Selichòt.
Si legge il Sefer sia nelle preghiere del mattino che in quelle del pomeriggio. 
Si legge Esodo 32,11-14; 34,1-10. Dopo la lettura del pomeriggio si legge anche una haftarà che si legge in giorni di digiuno, Isaia 55,6-56,8.
Durante l’Amidà di Minchà chi digiuna aggiunge una breve preghiera intitolata “Anenu”, alla benedizione di Shemà Kolenu.

"Anenu - עננו"
(clicca su play)

<<... Il digiuno del 3 di Tishrì viene fatto in ricordo della morte di Ghedalià ben Achikam per mano di un altro ebreo avvenuta nel secondo giorno di Rosh HaShanah. Ghedalià, l'ultimo governatore del regno di Giuda prima della deportazione degli ebrei in Babilonia, fu accusato di collaborazionismo da parte di alcuni ebrei. Con la morte di Ghedalià, che era stato nominato dai babilonesi stessi, il regno di Giudia  perse quel poco di autonomia che il re di Babilonia aveva lasciato agli ebrei dopo la distruzione del Tempio...
... Il Talmud di Gerusalemme (Peà 1,1), per sottolineare quanto sia grave l'odio gratuito, ci dice che all'epoca del re David, nonostante il livello religioso del popolo molto alto e nessuna traccia di idolatria, gli ebrei subivano gravi sconfitte in guerra a causa di delazioni e disunità. 
Al contrario ai tempi del re Achab, quando idolatria e corruzione erano molto diffuse, il popolo ebraico riusciva a vincere le guerre perchè c'era unità. 
Non c'è arma più grande dell'unità... >> (1)

La storia, riportata nel libro di Geremia (capp. 40 - 41), contiene passi drammaticamente attuali con le seguenti tematiche:
  • L’uccisione di un leader ebreo per mano di ebrei;
  • L’indecisione, in questo caso del leader stesso, nell’agire in modo preventivo;
  • L’eccessivo “legalismo” e la “paura di peccare”, indecisione questa che ha portato poi a drammi assai maggiori;
  • L’ambivalenza nei confronti di una situazione di rappresentanza che non corrisponde, ed è anzi lontana, da una piena sovranità.


In questa storia, i temi delle divisioni interne e il ricorso alla violenza, sono spunti per riflettere in ogni generazione e mandano un messaggio anche nella contemporaneità; non a caso il Digiuno di Ghedalià è fatto 
proprio durante i 10 giorni di Teshuvà, mentre ci si prepara per Yom Kippur; infatti, bisogna ricordare che possono essere espiati i peccati nei confronti dell'Altissimo, ma non le quelle infrazioni sociali, che non si siano riparate con il perdono del prossimo.


Quindi ricordare sempre, che molto importanti sono due principi: 


-  l'unione del popolo ebraico; 
-  come ci si comporta verso il prossimo;

diviene essenziale... 


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FONTI BIBLIOGRAFICHE: 
R. DELLA ROCCA, Camminare nel tempo. 
Spunti e riflessioni su passi della Torà e sulle ricorrenze ebraiche
Giuntina, Firenze, 2022, pp. 211-212.