martedì 19 settembre 2023

YOM KIPPUR - IL GIORNO DELL'ESPIAZIONE

Perchè in quel giorno farà espiazione per voi per purificarvi
e voi sarete purificati dinnanzi all'Eterno da tutti i vostri peccati

(Levitico 16,30)

Il giorno dieci del mese di Tishrì cade lo Yom Kippur;
 questo giorno del calendario ebraico è considerato 
come il più sacro e solenne. 
E’ un giorno dedicato alla preghiera e alla penitenza,  
vuole l’ebreo consapevole dei propri peccati  
e chiedere perdono al Signore. 
E’ il giorno in cui D-o suggella il suo giudizio 
verso il singolo.

Il rito dello Yom Kippur viene descritto quattro volte nel sedicesimo capitolo del Levitico (vedi anche Esodo 30;10, Levitico 23;27-31 e 25;9, Numeri 29:7-11).
All'epoca del primo e del secondo Tempio di Gerusalemme venivano offerti i sacrifici descritti nella Torah e nella Mishnah.

Yom Kippur rientra nelle feste ebraiche riconosciute come "Maggiori" , rappresenta la fine del periodo penitenza e riconciliazione iniziato con Rosh Ha - Shanah ed è anche la festa più importante. Il giorno di Yom Kippur è quello dell'espiazione.

In questo giorno D-o chiude e registra definitivamente i giudizi sospesi aperti nel giorno di Rosh Ha - Shanah. Nell'antichità questo era l'unico giorno in cui il Gran Sacerdote entrava nell'ambiente del tempio chiamato "Santo dei Santi", il cuore impenetrabile del Tempio di Gerusalemme. In quell'occasione un capro espiatorio, caricato simbolicamente di tutti i peccati di Israele, veniva cacciato verso l'arido deserto di Azazel, secondo quanto scritto nel Levitico (16,21): << ... Aronne imponga tutte e due le mani sulla testa del capro vivo e confessi su di esso tutte le iniquità dei figli d'Israele [...] e lo mandi nel deserto... >>.
Riguardo ai dieci giorni tra Rosh Ha-Shanà e Kippur, Maimonide (Cordova, 1138-1204), nelle Hilkhòt Teshuvà, (2:6), scrive: “Anche se il pentimento e l'invocazione [a D-o] sono desiderabili in ogni momento, durante i dieci giorni tra Rosh Ha-Shanà Yom Kippur, sono ancora più desiderabili e saranno accettati immediatamente poiché è detto (Isaia, 55:6): "Cercate l’Eterno, mentre lo si può trovare; invocatelo, mentre è vicino.."

Durante l'intera giornata di Yom Kippur sono in vigore tutte le regole di osservanza dello Shabbat, più un digiuno rigoroso ed altri divieti. Infatti, il giorno si svolge in gran parte in preghiera, è divieto: mangiare e bere, lavarsi (anche i denti), spalmarsi creme, calzare scarpe di pelle, avere rapporti sessuali, ostentare la propria ricchezza. Con la preghiera s'implora l'assoluzione per i propri peccati, si chiede perdono per le proprie offese e si perdonano quelle ricevute con sincerità. 

<<... La tradizione rabbinica insegna che il giorno di Kippur, con la specifica santità, ha già in se stesso un potere di assoluzione. La forza di purificazione si applica però solo ai peccati commessi nei confronti dell'Eterno ed è inefficace per quelli commessi nei confronti del prossimo. Chiunque abbia commesso un torto nei confronti di un'altra persona, si tratti anche solo di un danno morale, otterrà il perdono solo se preventivamente avrà confessato e riparato il torto commesso. Kippur è dunque un'occasione consacrata anche alla riconciliazione sociale...>>.(1)

Nell'elencare i peccati ci si batte il petto per ogni mancanza pronunciata e, mediante la formula del Kol nideri*, si sciolgono i voti fatti durante l'anno trascorso. Secondo tradizione,  ci si veste di bianco, colore che simboleggia la purezza. 
Il suono dello Shofar, al tramonto, segna la fine dei "Giorni Terribili", iniziati dieci giorni prima con Rosh Ha-Shanah. 
I minori sono esentati dai divieti specifici di Yom Kippur, ma negli ultimi anni che precedono il bar/bat - mizvà vanno educati progressivamente all'osservanza di queste norme. Le puerpere, le donne incinte, quelle che allattano  e i malati devono rivolgersi a un Rabbino, che indicherà loro come comportarsi. Secondo tradizione anche la casa partecipa al clima di rinnovamento, vengono cambiate le tovaglie e l'illuminazione aumenta. La vigilia di Yom Kippur è di preparazione, si consuma un pasto abbondante al tramonto e con il sole ancora alto, senza spezie e bevande alcoliche che possono indurre alla sete, si mangia più abbordante per poi affrontare il digiuno che sta per iniziare; si prediligono pietanze leggere, come la carne di pollame e alla fine un dolce sostanzioso. La sera dell'entrata di Kippur s'indossa il Tallet durante la preghiera di 'Arrvit e s'inizia quando è ancora giorno per poter dire la benedizione: "Baruch atta A-donai E-loenu melech aolam asher kiddeshanu be-mizvotav vezivvanu leitattef bezizit". Alla fine del digiuno si fa la Havdalà omettendo la benedizione sui profumi, per la benedizione sul fuoco: Borè meorè haesh, inoltre, per la candela che si accende si  deve usare un fuoco che sia rimasto acceso sin dalla vigilia.  Per tradizione sefardita all'uscita del digiuno si servono latte di mandorle che, per il colore bianco, simboleggia la raggiunta purezza, ed i biscotti di Sum - Sum, ma può essere servito anche caffè con altri biscotti.  Il pasto che segue sarà leggero come quello della vigilia e comprenderà pesce o carne bianca e brodo. La celebrazione di Yom Kippur si chiude al suono dello Shofar e in sinagoga s'indossa il Talled per la preghiera della sera. 


Nell'anno corrente (a. 2023)  Yom Kippur 5784 sarà 
dalla sera del 24 fino alla sera del 25 settembre 


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BISCOTTI DI SUM -SUM  O DI SEMI DI SESAMO PER KIPPUR
Biscotti di Sum Sum 

INGREDIENTI
300 g di farina, 
3 uova, 
3 cucchiai di zucchero, 
1/2 bustina di lievito in polvere, 
3 bicchieri di semi di sesamo,
3 cucchiai di olio d'oliva

PREPARAZIONE
In una terrina mescolare le uova, l'olio d'oliva e lo zucchero. Mischiare la farina setacciata ed il lievito in polvere e unire il composto con le uova, aggiungere i semi di sesamo e mescolare. Fare delle piccole palline con il composto e adagiarle su una teglia da forno precedentemente unta o preparata con carta forno. Cuore in forno ben caldo finché i biscotti avranno assunto un bel colore dorato. 
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APPENDICE

LO SAPEVATE, CHE NELLA TRADIZIONE CULINARIA SICILIANA E CALABRESE CI SONO LE REGINELLE, MOLTO SIMILI 
AI  BISCOTTI SUM SUM EBRAICI?

REGINELLE
BISCOTTI SICILIANI E CALABRESI TIPICI


Deliziose e friabilissime, le Reginelle” sono dei biscotti con il sesamo. Fanno parte della tradizione siciliana, ma anche di alcuni luoghi della Calabria.
Mangiavo spesso con nonna questi biscotti, soprattutto nelle ore pomeridiane di alcuni pomeriggi autunnali come in una piccola festicciola che mi preparava. La nonna ne andava matta! Ogni volta che li preparava o li esponeva in un vassoio sul tavolino del salotto, si perdeva in un’espressione pensierosa, mentre rammentava sul legame che questi biscotti avevano con la sua fanciullezza.
 
INGREDIENTI
 
Dosi per trenta  biscotti per aumentare le quantità aumentare in modo proporzionale le dosi degli ingredienti.
 
250 g farina 00
100 g zucchero
3cucchiai d’olio d’oliva
1 uovo
3.3 g lievito 
scorza di un limone grattugiato
120 g semi di sesamo
sale fino un pizzico
 
 
PREPARAZIONE
 
In una ciotola capiente versare la farina, lo zucchero, il lievito, l’olio, l’uovo, un pizzico di sale e scorza di limone grattugiata. Amalgamare tutti gli ingredienti dapprima con un cucchiaio e poi proseguire impastando a mano.
Ottenuto un impasto liscio e omogeneo, forme un panetto, avvolgerlo con la pellicola per alimenti e riporlo in frigorifero per almeno 30 minuti, (un tempo si usava un canovaccio e si riponeva in un posto fresco) .
Trascorso il tempo di riposo, riprendere il panetto, dividerlo in tre parti e formare dei cordoncini dello spessore di un dito circa. Taglire i cordoncini di impasto in sezioni di circa 3 – 4 cm di lunghezza.
In una ciotola inumidire il sesamo con un paio di cucchiai di acqua. Questo passaggio è fondamentale poiché l’acqua aiuterà il sesamo ad attaccarsi ai biscotti e farà in modo che il sesamo non si bruci in cottura.
Passare tutti i biscotti interamente nei semi di sesamo. Lavorare ogni biscotto tra le mani,
 pressando il sesamo sulla sua superficie per farlo ben aderire.
Disporre i biscotti sulla placca e cuocerli in forno preriscaldato a 180 °C per 15 – 18 minuti. Spostare la placca con i biscotti nella parte più alta del forno durante gli ultimi 2 – 3 minuti di cottura, per tostare bene il sesamo.
Le “Reginelle”, fatte raffreddare, sono pronte per essere servite.   
 
AVETE COMPARATO LE DUE RICETTE, QUELLA EBRAICA
CON QUELLA SICULA – CALABRA?
 
TROVATE LA DIFFERENZA!!!


ARCHIVIO

 CALENDARIO E CARTOLINA ANNO 2022/5783
Nell'a. 2022  Yom Kippur 5783 
dalla sera del 4 fino alla sera del 5 0ttobre


 CALENDARIO E CARTOLINA ANNO 2021/5782
Nel 2021, Yom Kippur cade il 16   e
 comincia con la vigilia  giorno 15 settembre

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NOTA: 
(1) Testo in corsivo, tra virgolette, da: DELLA ROCCA R., Camminare nel tempo.
 Spunti e riflessioni su passi della Torà e sulle ricorrenze ebraiche. 
Giuntina, Firenze, 2022, p.216
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( N.B.: pagina che si aggiornerà secondo lunario annuale, nella cartolina augurale ma anche con aggiunta di integrazioni, data pubblicazione in origine 03/09/2021 )
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Vincenza Triolo 
Esperta in Storia e Conservazione di B. C. 
Studiosa e Ricercatrice
Conservatore dei Beni Arch. ed Ambientali
Tecnico del Rest. ed Architetto

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