Sukkot 2023 inizia al tramonto del 29 settembre e termina al calare della notte del 6 ottobre 2023. I primi due giorni di Sukkot (dal tramonto della prima data elencata, fino al calare della notte due giorni dopo) sono giorni festivi a tutti gli effetti, senza permesso di lavorare. I giorni successivi sono Chol Hamoed , in cui il lavoro è consentito, anche se con restrizioni. L'ultimo giorno di Sukkot è noto come Hoshanah Rabbah. Sukkot è immediatamente seguito dalla festa di Shemini Atzeret e Simchat Torah.
- deve essere edificata solidamente, avere almeno tre fianchi ed un'altezza variabile fra le dieci e venti braccia;
- deve trovarsi all'aria aperta;
- la copertura dev'essere tale da permettere di osservare il tratto di cielo libero sovrastante, ma non tanto da esservi "più luce e calore solare che ombra".
HOSHA'ANAH RABBAH
Il settimo giorno di Sukkoth è denominato Hosha’anah Rabbah: la grande richiesta di salvezza. E’ una giornata in cui ci si rivolge con particolare fervore alla clemenza del Signore. (...) Questo giorno viene infatti considerato come quello in cui il Signore pone il suggello definitivo al giudizio iniziato a Rosh ha-shanah e che secondo, lo Zohar, testo fondamentale dell’interpretazione della Qabbalah, non si conclude definitivamente con il Kippur ma, in una specie di ultimo appello, nel giorno di Hosha’anah Rabbah. Come per Kippur, si recitano le selichoth (suppliche), per implorare il perdono divino. Si compie inoltre una cerimonia connessa alla libazione dell’acqua: con in mano dei rami di salice e il lulav, si gira sette volte intorno all’altare cantando Hosha’anah (“oh salvaci!).
SHEMINI ‘ATZERETH
Nel brano del Levitico (23, 36) in cui è data la disposizione di festeggiare Sukkoth, appare una contraddizione: prima la durata della festa viene fissata in sette giorni, poi si parla di un “ottavo giorno di radunanza” (Shemini ‘atzereth). I Maestri ne hanno dedotto un interessante insegnamento. Durante i sette giorni di Sukkoth si pregava per ottenere la pioggia e un raccolto prospero. (...) Ed ecco che l’ottavo giorno il Signore si rivolge al popolo come un padre ai propri figli, e quasi lo prega: “Per sette giorni vi siete preoccupati del bene della vostra terra, e del bene dei vostri fratelli delle altre nazioni. Ebbene: rimanete ancora un giorno e dedicatelo completamente a me!”.
Lulav |
Lulav (ebraico לולב), nella tradizione ebraica è un ramo verde di palma (il ramo che cresce al suo centro) utilizzato durante Sukkot. Fa parte di quattro specie (Arbaat Haminim) da tenere in mano durante la preghiera. Le altre tre specie sono i tre rami di hadas (הדס, mirto), i due rami di aravot (ערבה, salice), tenuti insieme alla palma da legamenti vegetali, e l’etrog (אֶתְרוֹג, un frutto di citrus medica, privo di difetti). L'uso, Minhag, che riguarda il luogo per gli altri rami rispetto al ramo di palma può variare. <<Il Lulav con le sue quattro specie: palma, cedro, mirto e salice di fiume, simboleggia quattro qualità che l’ebreo deve avere. La palma che deve essere dritta e più compatta possibile simboleggia la rettitudine nel comportamento che l’ebreo deve tenere; il cedro con il suo odore profumato che accenna al suo sapore ci insegna che così come siamo esteriormente dobbiamo essere interiormente; il mirto che con le sue piccole foglie tutte in torno coprono il suo stelo simboleggia la pudicizia e la riservatezza – la tzniut, che l’ebreo deve avere; la aravah – il salice di fiume, è un piccolo arbusto che grazie all’acqua cresce fino a divenire un albero grande dal tronco possente. Così è che ’ebreo senza l’acqua, la Torah, non cresce, anzi si secca e perde le sue foglie>>.
(David Sciunnach, Rabbino – 2013 su https://moked.it/blog/2013/09/25/lulav-2/)
La Torah menziona i comandamenti per ottenere un Lulav per la festa di Sukkot una volta nel Levitico 23:40
«Prenderete per voi nel primo giorno un frutto di bell'aspetto, un ramo di palma, rami dell'albero della mortella e rami di salice, e vi rallegrerete davanti al Signore vostro D-o per sette giorni...»
METAFORE
Secondo un'interpretazione le quattro specie rappresentano diversi caratteri umani:
• la palma dà frutti dolci nutrienti ma non ha profumo come gli uomini che
compiono buone azioni più per il senso del dovere che per altruismo o bontà
d'animo infatti hanno studiato ma hanno poche vere Mizvot;
• il mirto ha profumo ma non dà frutti come gli uomini che parlano molto ma
non fanno niente per trasformare le parole in azioni infatti hanno Mizvot ma
hanno poco studiato, lo studio porta infatti alle Mizvot;
• il salice non dà né profumo né frutti come gli uomini che non compiono
buone azioni e sono pure senza interesse per gli altri: essi non hanno Torah e
neanche Mizvot;
• il cedro dà frutti buoni e nutrienti e perfino i suoi rami profumano come
gli uomini che aiutano il prossimo sia con il cuore che con le buone azioni:
essi hanno sia Torah sia Mizvot, sono la parte dei maggiormente completi.
MOVIMENTO VERSO LE SEI DIREZIONI
Dopo la benedizione si agita tre volte il Lulav verso sud, nord, est, alto, basso ed ovest perché la benedizione e la Qedushah di D-o raggiungano tutto il mondo. L'ordine delle direzioni varia a seconda delle tradizioni. Durante quest'azione si tiene l'Etrog (Cedro), "il frutto dal bell'albero".
USO DI "BATTERE" A TERRA I RAMI DI SALICE
Nella Torah orale, la Mishnah commenta che il comandamento biblico di prendere il Lulav, è per tutti i sette giorni di Sukkot solo dentro e intorno al Monte del Tempio quando il Sacro Tempio di Gerusalemme è esistente, come indicato dal verso come "alla presenza di Hashem, il tuo D-o, per sette giorni".
IMMAGINE DA: https://www.facebook.com/ComunitaEbraicaCatania?locale=it_IT Copyright Comunità Ebraica di Catania |
INGREDIENTI
3 uova + un tuorlo per spennellare la superficie
5 cucchiai di olio d'oliva
5 cucchiai di zucchero
35 gr. di lievito di birra
50 gr. di uvette/50 gr. canditi
buccia di limone grattugiata
2 cucchiai di semi di anice
un pizzico di sale.
Alla sera sciogliere il lievito in poca acqua tiepida, un cucchiaio di zucchero e un po' di farina, mescolando in modo da avere un impasto molle, ma non troppo. Coprire l'impasto e lasciare riposare in una terrina, coperta, per circa due ore; quando sarà ben lievitato versare il tutto in una terrina più grande ed aggiungere lo zucchero, l'olio, le uova e un altro po' di farina, i canditi e l'uvetta, la buccia di limone, due cucchiai di semi di anice e un pizzico di sale. Mescolare tutto l'impasto molto bene e lasciare riposare nella terrina, ben coperta, per tutta la notte in luogo tiepido. La mattina seguente versare l'impasto sulla tavola ed aggiungere il resto della farina, a questo punto lavorare energicamente la pasta su una spianatoia infarinata per almeno cinque minuti, dopo di che, lavorare molto bene il composto ottenuto, avendo cura di ottenere un impasto morbido, ma non troppo. A questo punto fare dei panini allungati e non molto grandi, che si porranno su una piastra da forno già unta ed infarinata. Dopo averli coperti con un panno lasciarli ancora lievitare fino a quando, prendendoli in mano, si sentiranno leggeri, quindi, si spennellano con il rosso dell'uovo sbattuto e si mettono nel forno già caldo a 180° per 30 - 40 minuti.
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ARCHIVIO ANNI TRASCORSI
Festa di Sukkot 2022, celebrata dal 09 al 16 ottobre 2022.
Simchat Torah (שמחת תורה) è una festività ebraica che si svolge al termine della festività di Suckkot l'ultimo giorno quest'anno dal tramonto del 28 a quello del 29 settembre. In ebraico significa "Gioia della Torah".