La ricercatrice Patrizia Spadafora dell’IRIB - CNR (Istituto per la Ricerca e l'Innovazione Biomedica) di Mangone (CS), ha voluto sottolineare come tutti i popoli hanno radici comuni. Nell’arco dei secoli i popoli si sono mossi dai propri confini, sono diventati parte integrante del nuovo territorio arricchendolo con la propria cultura, tradizioni, costumi, religione e hanno mescolato il proprio corredo genetico con quello preesistente. Hanno dato luogo ad un vero e proprio “flusso genico”. Tanto più ci si addentra nel genotipo di un uomo, più ci si rende conto di quanto esso abbia memoria di tutto quello che è stato prima di noi in maniera indelebile. Ogni uomo condivide con l’altro molto più di quanto pensi. Per tale motivo, non c’è nessuna fondatezza scientifica che giustifichi la suddivisione dell’uomo in razze e ancor più in esseri superiori o inferiori rispetto ad altri, se non utilizzare la scienza in maniera soggettiva per legittimare discriminazioni e oppressioni di interi popoli.
FONTI BIBLIOGRAFICHE:
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