lunedì 4 gennaio 2021

IL PRIMORDIO - NUOVA PUBBLICAZIONE DI DANIEL MATEO MONTALCINI



 

Daniel Mateo - Montalcini da anni è molto impegnato a livello sociale e culturale, con il suo primo libro dal titolo: Our History, Present, and Future Israel on the Balance si è concentrato ad aprire una finestra sulla storia ebraica nonché sulle tradizioni storiche e le problematiche che il popolo ebraico ha dovuto affrontare. Ricordando la Shoah e con il componimento di poesie ha evidenziato quanta forza il popolo ebraico debba avere per rafforzare e difendere la propria esistenza oltre ad escludere il rischio estinzione. Daniel, col proprio contributo e le sue opere, vuole anche diffondere la consapevolezza di quanto la Cultura Ebraica debba essere studiata a fondo, affinché si possa comprendere a pieno, questo sia dal punto di vista culturale sia da quello religioso e politico. Quindi fondamentale in quest’ottica diviene preservarne i valori religiosi sempre. 
Daniel Mateo – Montalcini, ha sempre frequentato ambiti internazionali sin da giovanissimo e grazie al suo percorso formativo, ha acquisito competenze per interloquire in ambienti cosmopoliti; tutto ciò gli ha permesso di entrare a contatto e potersi confrontare con persone di diverse culture e tradizioni ma al suo pari aperte e proiettate al confronto con il dialogo. 
Finita la promozione e presentazione con interviste del suo libro di poesie, inizia a scrivere il nuovo libro dal titolo: “Il Primordio”, una pubblicazione dal tratto culturale, socio – politico e  geografico.

Daniel nella prefazione di questa sua opera scrive:


L’ingresso di Israele come Stato Membro dell’Unione europea si sa è problema anzitutto politico. Gli procrastini tecnici (ossia parametri secondo il diritto, misure economiche, e così via dicendo) non sono di per sé principi invalicabili, quantomeno per quanto concerne una visione medio termine, se non che il tema che pone ostacoli alquanto ardui da affrontare è quel dislocamento geografico che pure istituisce titolo per la stessa Turchia a richiederne ammissione grazie al suo frammento di Europa in Tracia, è stata in pratica riformulata, con il progetto di «Europa più ampia» che l’Unione sta non per caso discutendo già con alcuni paesi della sponda Sud del Mediterraneo, Israele compreso, per istituire ovverosia un territorio di cooperazione e stabilità. Dai tempi di Roma in poi, il Mediterraneo è parte dell’Europa, e i rapporti di pace o guerra tra le due sponde di un piccolo mare interno sono capitoli di una sola storia.


L'autore, in “Il Primordio", descrive come ci sia continuità storica tra Europa e Israele sin dai tempi antichi; gli ebrei sono parte intrinseca di questo continente Europeo sin da Giulio Cesare, in un raggio territoriale che va dall’Irlanda alla Russia; secondo lo stesso quello ebraico è l'unico popolo che si può considerare veramente europeo e sovranazionale in un’Europa curtense frammentata perennemente in guerra. 
L'autore affronta il tema del sionismo, figlio dell’Europa cristiana e mai sopita memoria della terra dei padri, quale fisionomia di nazionalismo di genere europeo, nato e organizzato in Europa ancor prima che avverato in terra di Israele. 
Argomentazioni queste che evidenziano come sotto il profilo storico, il popolo di Israele merita di stare tra i fondatori dell’Unione Europea anche se poi questione diversa, complessa e spesso strumentale, anzi schermo di ben altre dinamiche è se se lo Stato di Israele possa diventare un membro dell’Unione Europea oppure no.
Ecco quanto trattato da Daniel Mateo – Montalcini in “Il Primordio” ; e lo fa in modo approfondito con un’attenta analisi dal punto di vista storico – socio – culturale e politico - geografico.   

Sempre Daniel afferma: 

Nel mio ultimo lavoro, “Il Primordio”, ho voluto toccare un tema più volte discusso nel corso dei decenni, se non per meglio intendere, dei secoli, sin dai tempi dei Romani: L׳ingresso di Israele in Europa. Riportando il tema ai giorni nostri, o più specificamente nell’ ultimo trentennio, si può evincere che l’argomento riguardante Israele compreso in Europa è già stato analizzato accuratamente nei primi anni 90 e supportato dagli Stati Uniti cui si sono sempre mostrati alleati ad Israele e l’Unione Europea stessa per favorire ampiamente accordi e scambi commerciali e non per ultimo sviluppando trattative in ogni ambito, particolarmente nel campo scientifico dove Israele si è sempre dimostrato quale Paese all’avanguardia. Da non escludere pertanto la possibilità di Israele a partecipare a competizioni calcistiche e di pallacanestro con gli altri Paesi europei a competizioni quali la Champions League, Europa League in entrambe le discipline sia a livello di squadre e sia di nazionali oltre a poter partecipare ai Campionati d’Asia per Club. Israele fu ammessa nell’UEFA anche a livello di squadra Nazionale dopo esserne stata cacciata dalle rimanenti Federazioni asiatiche affini che non gradivano la partecipazione di una Nazionale e relative società sportive di stampo ebraico. Si denota quindi che Israele, Nazione nata a seguito della fine del Secondo Conflitto Mondiale ove per motivi ideologici, il popolo ebraico subì persecuzioni col fine dello sterminio, benché non solo loro, ovverosia ogni individuo che non appartenesse al simbolismo ariano, o per mancato affiancamento politico, nei relativi Campi di Concentramento, Auschwitz il più noto, ma non da escludere perfino Mauthausen senza elencare tutti i rimanenti, è legittimamente una costola dell’Europa trasportata in Medio Oriente per creare un Paese cui appartenesse al popolo ebraico. Su questo argomento, vi è per l’appunto da riflettere che l’ebraismo non riguarda solamente il credo religioso, bensì ingloba un’identità ben specifica, uno stile di vita, delle impostazioni molto dettagliate e severe basate sui regolamenti socio-religiosi che hanno sempre visto il popolo ebraico ottimamente inserito in ogni contesto globale ovunque essi fossero e sono presenti nel Mondo.