
Il 15 di Av è considerato il giorno più
misterioso del calendario Ebraico; una ricerca nel Codice delle Leggi non
rivela alcuna osservanza né usanza inerente a questa data tranne
quella di non dire Tachanùn, le preghiere confessionali nelle
preghiere della giornata.
Inoltre, nel 15 di Av si dovrebbe
aumentare il proprio studio della Torà, poiché in quel momento dell'anno si
allungano le notti e
"la notte è stata creata per lo
studio".
Il Talmùd ci dice che tanti anni fa
"Le figlie di
Gerusalemme...ballavano nei vigneti" nel 15 di Av
e
"chiunque non aveva moglie andava lì per cercarsi una
sposa".
Questo è il giorno che il Talmùd considera come la
festività più importante dell'anno, secondo solo a Yom Kippùr.
Il 15 di Av è un
giorno misterioso, come il giorno 'della luna piena' del
tragico mese di Av, essa è la festività della Redenzione Finale.
IL 15 di Av accaddero 7 eventi
storici:
1. Le donne nubili danzanti.
"Disse Rabbi Shimon ben Gamliel: Non
c'erano festività più grandi in Israele del 15 di Av e di Yom Kippùr. In questi
giorni le figlie di Gerusalemme uscivano...e ballavano nei vigneti. E cosa
dicevano? 'Giovanotto, alza gli occhi e vedi quale scegliere per te..."
(Talmùd, Taanìt 26b).
Il Talmùd continua ed elenca diversi eventi gioiosi che avvennero nel 15 di Av:
2. La generazione dell'Esodo
cessò di morire.
In seguito all'episodio delle Spie dove la generazione
che uscì dall'Egitto non fu disposto a conquistare e ad abitare la Terra Santa,
D-o decretò che l'intera generazione sarebbe morta nel deserto. Dopo trentotto
anni passati nel deserto le ultime persone punite morirono e una nuova
generazione di Ebrei fu pronta ad entrare nella Terra Santa.
Ciò accadde nel 15 di Av (1274 AEV).
Fino a che membri della generazione condannata erano
ancora in vita, D-o non comunicò con Moshè in modo affettuoso. Appena gli ultimi
uomini morirono, D-o nuovamente comunicò con il leader in modo amorevole.
3. Abolito il divieto di
matrimonio tra tribù.
Per assicurare che la divisione della Terra Santa tra
le dodici tribù accada in maniera ordinata, erano state poste delle restrizioni
riguardo a matrimoni tra membri di tribù diverse. A una donna che aveva
ereditato terre tribali dal padre era proibito sposarsi fuori dalla tribù di
modo che i suoi figli, membri della tribù del padre, non causino il
trasferimento di terra da una tribù all'altra quando avrebbero ereditato da lei
(Numeri 36). Questa ingiunzione era valida solamente per la generazione che
aveva conquistato e abitato la Terra d'Israele durante il periodo dal 2488 al
2503 (1273-1258 AEV); dopo di che la restrizione fu abolita nel 15 di Av e
questo evento fu considerato motivo di festeggiamento.
4. Tribù di Binyamin riammesse
nella comunità
Nel 15 di Av, la tribù di Binyamin che era stata
scomunicata a causa del suo comportamento nell'episodio della Concubina di
Ghivà, fu riammessa nella comunità d'Israele come descritto in Giudici 19:21.
L'evento accadde quando Otniel ben Cnaz era giudice, egli guidò il popolo dagli
anni 2533-2573, (1228-1188 AEV).
5. Hoshea ben Elà aprì le
strade di Gerusalemme
Quando la Terra d'Israele fu divisa in due regni dopo
la morte del Re Salomone, Yerovam ben Nevat, regnante del Regno separatista del
Nord Israele, mise dei blocchi stradali per impedire ai suoi cittadini di
andare a Gerusalemme, capitale del Regno Sud di Giudea, per i tre pellegrinaggi
annuali. Questi furono finalmente rimossi duecento anni dopo da Hoshea ben Elà,
l'ultimo re del Regno del Nord nel 15 di Av 3178 (574 AEV).
6. Sepolti i morti di Betàr
La ribellione di Bar Kochba avvenne nella fortezza di
Betàr. Quando Bar Kochba e migliaia di Ebrei furono uccisi nel 9 di Av, i
Romani massacrarono i superstiti della battaglia e crudelmente impedirono agli
Ebrei di seppellire i morti. I resti vennero lasciati sparpagliati sul campo di
battaglia per quindici anni, finalmente nel 15 di Av 3908 (148 EV), fu
possibile seppellirli. In quel giorno si aggiunse la benedizione 'hatov
vehametiv' alla Birkat Hamazòn per commemorare l'evento.
7. “Il giorno della rottura
dell'ascia”
Quando c'era il Tempio a Gerusalemme, il taglio
annuale della legna da ardere per l'altare terminava nel 15 di Av. L'evento era
festeggiato con gioia e includeva una rottura cerimoniale delle asce, dal quale
deriva il nome del giorno.