giovedì 4 ottobre 2018

EBREI IN CALABRIA UN RITROVAMENTO A GERACE - RISTRUTTURANO UN'ABITAZIONE E TROVANO << LA CORONA DI MOSÈ >>

Copia Art. originale 
su SHALOM Mensile Ebraico d'Informazione 
N. 1 - Anno XXVII - 31 GENNAIO 1993 - SHEVAT 5753 - p. 29





TRASCRIZIONE DELL'ARTICOLO ORIGINALE  
PER UNA MIGLIORE LETTURA 

A Gerace una cittadina dell'entroterra ionico calabrese, nel corso dei lavori di ristrutturazione di un'abitazione, è stato recentemente ritrovato un frammento di un'iscrizione ebraica, di cui si legge solo "...corona di Mosè". 
Le prime parole forse si riferivano al nome della persona. 
Non è stato ancora accertata la datazione del frammento, che naturalmente in ogni caso non può essere posteriore ai primi del '500, epoca in cui tutti gli ebrei ed i "conversos" , gli ebrei appena convertiti al cristianesimo vennero espulsi da tutti i domini spagnoli. 
Finiva dunque qui, tra il 2510 e il 1515 con espulsione decretata dal re spagnolo Ferdinando il Cattolico, la storia degli ebrei calabresi, compresi quelli di Gerace dove, a testimoniare la loro presenza, resta solo l'iscrizione appena rinvenuta e forse, secondo una voce popolare, anche la chiesetta di San Giovanni Battista che si dice fosse stata anticamente una sinagoga, forse quella di cui Roberto d'Angiò aveva autorizzato la ricostruzione nel 1324, dopo il"pogrom" di quello stesso anno, in prossimità della Pasqua, quando la sinagoga era stata messa a fuoco e distrutta. 
Ma se a Gerace è emersa un'iscrizione a documentare la sicura presenza ebraica in quella cittadina, i primi insediamenti di ebrei in Calabria risalgono al I secolo della nostra era. Da quel momento la comunità ebraica Calabrese, cresce costantemente e dalle 2500/3000 anime del XIII secolo era aumentata fino a .../5000 - un decimo di tutta la popolazione calabrese - dopo l'espulsione dalla Sicilia, avvenuta nel 1492. 
Una comunità, quella ebraica calabrese, che aveva raggiunto una certa rilevanza economica e che si era distinta anche sul piano degli studi talmudici. 
Si per certo infatti che studiosi ebrei calabresi erano in contatto nell'XI secolo con le accademie talmudiche babilonesi. 
E fu più tardi, quando la vicenda ebraica in Calabria si era conclusa che Chaim Vital Calabrese (vissuto tra il 1543 e il 1620 ) figlio di un rabbino di Calabria (da qui il cognome Calabrese) diede una sistemazione scritta all'insegnamento orale lasciato da Isaac Luria, il grande cabalista. 
dal punto di vista economico, si sa che furono gli ebrei nell'XI secolo, sotto la Signoria di Roberto il Guiscardo, a introdurre in Calabria la filatura della seta e la produzione di stoffe che diedero rinomanza alla città di Reggio, dove gli ebrei furono i primi a introdurre la tintura all'indaco dei tessuti. 
E fu sotto Federico II di Svevia (1194 - 1250) che gli ebrei calabresi raggiunsero la maggiore floridezza: il re affidò a loro la gestione di tutto il commercio della seta del regno. 
Ma quali città calabresi abitarono prevalentemente gli ebrei ? A  parte Reggio ( che nel 1492 ospitò tutti gli ebrei profughi da Siracusa), comunità ebraiche sorsero a Catanzaro, Crotone, Castrovillari ed anche in centri minori, come Rossano, Montalto, Altomonte, Monteleone e Sumeri, dove il numero di abitanti ebrei fu persino superiore a quello dei cristiani. 
E ora, con il rinvenimento dell'epigrafe che parla di una "corona di Mosè", si sa che anche Gerace ospitò una comunità ebraica. 


BRUNO PIPERNO BEER 
PLACIDO SCAGLIONE 

Frammento d'Iscrizione ebraica ritrovata a Gerace
durante la ristrutturazione di un'abitazione, 
di cui si legge: "...Corona di Mosè"



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SHALOM - Mensile Ebraico d'Informazione  

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FONTE: 

SHALOM - Mensile Ebraico d'Informazione 
N. 1 - Anno XXVII - 31 GENNAIO 1993 - SHEVAT 5753 - p. 29