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"Costruire la democrazia. Umberto Zanotti Bianco tra meridionalismo ed europeismo" Immagine dellacopertina del libro dal sito della Feltrinelli |
Mirko GRASSO nel suo "Costruire la democrazia. Umberto Zanotti Bianco tra meridionalismo ed europeismo" (edito da Donzelli) dedica un capitolo: Meridionalismo e sionismo nel diario palestinese di Zanotti Bianco ai rapporti tra Umberto Zanotti Bianco, l’ebraismo e il sionismo.
Il capitolo così comincia “Per Zanotti Bianco il viaggio nel Sud Italia assume anche una valenza spirituale”. Zanotti Bianco in La Pace di Versailles scriveva “la necessità della costituzione degli ebrei in una nazione avente come stato la loro antica patria.”
In seguito - tra la fine del 1926 e l’inizio del 1927 – si recò a Gerusalemme, dove il fratello Mario era console generale d’Italia. Zanotti Bianco visitò le scuole e incontrò esponenti sionisti come il colonnello Kisch, capo dell’esecutivo sionistico.
Quel viaggio lasciò in lui un segno profondo come traspare dalle pagine del suo diario “torno da Tel Aviv città sorta come per incanto a lato di Giaffa”.
Tre anni prima Dante Lattes - allora dirigente di Roma dell’organizzazione sionista – chiese a Umberto Zanotti Bianco di poter inviare un gruppo di giovani ebrei nell’Italia meridionale - affine per clima e cultura al Medio Oriente - affinché imparino le tecniche agricole.
Mirko Grassi sottolinea, inoltre, come “l’intreccio tra sionismo, mazzinianesimo e meridionalismo in quegli anni, poi, ha costituito una leva importante per l’evoluzione culturale e politica di un’intera generazione”.
Mirko Grassi sottolinea, inoltre, come “l’intreccio tra sionismo, mazzinianesimo e meridionalismo in quegli anni, poi, ha costituito una leva importante per l’evoluzione culturale e politica di un’intera generazione”.
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Foto storica del Meridionalista Umberto Zanotti Bianco da http://www.animi.it/fondo_umberto_zanotti.html |
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