giovedì 9 settembre 2021

SHABBAT SHUVÀ: LO SHABBAT TRA ROSH HASHANÀ E YOM KIPPÙR


Lo Shabbat tra Rosh Ha-Shanà e Yon Kippùr è chiamato Shabbat Shuvà, lo Shabbat del ritorno. Il nome deriva dalla preghiera che si legge in questo giorno e che inizia con le parole 

“Ritorna o Israele al Signore tuo D.o”. 

Questo Shabbat è particolare. Secondo gli insegnamenti del kabbalista Rabbi Yitzchak Luria, ha la forza di influenzare tutti gli altri Shabbat dell’anno. 
È anche il terzo dei Dieci Giorni di Penitenza tra Rosh Hashanà e Yom Kippur, giorni particolari per i quali è scritto: 


Cerca il Signore quando Lo si può trovare, 
chiamaLo quando è vicino”.


Si fa la celebrazione dello Shabbat e si mangia il pasto festivo di Shabbat. 
Si recitano le preghiere rituali e al termine di Shabbat la preghiera di chiusura. Al termine di Rosh Hashanà dopo un periodo di otto giorni, quest’anno il 15 e 16 settembre, si celebra con solennità il Giorno dell’Espiazione, lo Yom Kippur, durante il quale il massimo digiuno (25-26 ore) e la più severa penitenza ricordano la distruzione del Tempio di Gerusalemme. Per dieci giorni è usanza astenersi da cibi acidi, simbolo del rifiuto dell’asprezza e alla vigilia s'impasta con acqua e farina una mano aperta, manina del malakh, l’angelo. Posta sulla tavola apparecchiata vi rimane anche in assenza di commensali, perché la tavola viene imbandita in onore degli angeli e dei parenti defunti che tornano a visitare la propria casa.

[Letture del Sefer: Deuteronomio 32,1-52; Isaia 55,6; Hosea 14,2-10; Micah 7-18-20.]

ll nome Shabbàt Teshuvà o Shuvà, indica che lo Shabbàt s'intensifica, il pentimento, quindi la teshuvà, di questo sabato è superiore a quella degli altri dieci giorni di penitenza, poichè è coinvolta l’essenza dell’anima, mentre quella che si fa durante il resto dell’anno ne coinvolge solo i poteri interi, per cui, la prima forma di teshuvà è di gran lunga superiore. I due tempi della teshuvà corrispondono inoltre ai due livelli generali di pentimento: il livello inferiore, il cui scopo è di rettificare i peccati, e il livello superiore in cui l’anima ritorna e aderisce alla sua Fonte. 
La teshuvà di Shabbàt Teshuvà raggiunge il livello più alto di tutti i dieci giorni di penitenza. È questo livello che mette ogni ebreo nelle condizioni di essere come Moshé: vicino al cielo e distante dalla terra.