Lo Shabbat tra Rosh Ha-Shanà e Yon Kippùr è chiamato Shabbat Shuvà, lo Shabbat del
ritorno. Il nome deriva dalla preghiera che si legge in questo giorno e che
inizia con le parole
“Ritorna o Israele al Signore tuo D.o”.
Questo Shabbat è particolare. Secondo gli insegnamenti del
kabbalista Rabbi Yitzchak Luria, ha la forza di influenzare tutti gli altri
Shabbat dell’anno.
È anche il terzo dei Dieci Giorni di Penitenza tra Rosh
Hashanà e Yom Kippur, giorni particolari per i quali è scritto:
“Cerca il
Signore quando Lo si può trovare,
chiamaLo quando è vicino”.
Si fa la
celebrazione dello Shabbat e si mangia il pasto festivo di Shabbat.
Si recitano
le preghiere rituali e al termine di Shabbat la preghiera di chiusura. Al termine di Rosh Hashanà dopo un periodo di otto giorni,
quest’anno il 15 e 16 settembre, si celebra con solennità il Giorno
dell’Espiazione, lo Yom Kippur, durante il quale il massimo digiuno (25-26 ore)
e la più severa penitenza ricordano la distruzione del Tempio di Gerusalemme.
Per dieci giorni è usanza astenersi da cibi acidi, simbolo del rifiuto
dell’asprezza e alla vigilia s'impasta con acqua e farina una mano aperta,
manina del malakh, l’angelo. Posta sulla
tavola apparecchiata vi rimane anche in assenza di commensali, perché la tavola
viene imbandita in onore degli angeli e dei parenti defunti che tornano a
visitare la propria casa.
ll nome Shabbàt Teshuvà o Shuvà, indica che lo
Shabbàt s'intensifica, il pentimento, quindi la teshuvà, di
questo sabato è superiore a quella degli altri dieci giorni di penitenza, poichè è coinvolta l’essenza dell’anima, mentre quella che si fa durante il resto dell’anno ne
coinvolge solo i poteri interi, per cui, la prima forma di teshuvà è di gran lunga superiore. I due
tempi della teshuvà corrispondono
inoltre ai due livelli generali di pentimento: il livello inferiore, il cui
scopo è di rettificare i peccati, e il livello superiore in cui l’anima ritorna
e aderisce alla sua Fonte.
La teshuvà di Shabbàt Teshuvà raggiunge il livello più alto di tutti i dieci giorni di penitenza. È questo livello che mette ogni ebreo nelle condizioni di essere come Moshé: vicino al cielo e distante dalla terra.
La teshuvà di Shabbàt Teshuvà raggiunge il livello più alto di tutti i dieci giorni di penitenza. È questo livello che mette ogni ebreo nelle condizioni di essere come Moshé: vicino al cielo e distante dalla terra.