venerdì 3 giugno 2022

SHAVOT - LA PENTECOSTE - LA FESTA DELLE PRIMIZIE O "PASQUA DELLE ROSE"


"... Osserverai la festa della mietitura, 
le primizie dei tuoi lavori, 
di quello che semini nel campo; 
la festa del raccolto al termine dell'anno, 
quando raccoglierai i frutti dei tuoi lavori dal campo". 

Shavout è celebrata cinquanta giorni dopo Pesach e costituisce una delle tre feste di pellegrinaggio con Sukkoth e Pesach. Comunemente conosciuta anche come Festa delle primizie perché era il giorno in cui, da tutto il paese, in tempi antichi ci si recava al Tempio di Gerusalemme per offrire al Santuario le primizie dei campi. Durante le feste di pellegrinaggio la popolazione maschile – ma per Sukkoth il pellegrinaggio a volte era previsto anche per le donne e i bambini (Es. 2) – partiva da ogni paese, da ogni villaggio, per portare al Tempio di Gerusalemme la propria offerta. Dopo la distruzione del secondo Tempio (70 dopo l'Era Cristiana), questa festa diviene la commemorazione dell'alleanza al Sinai, al dono della Torah e dei Dieci Comandamenti. 
Si celebra il 6 del mese di Sivan (maggio - giugno), cioè sette settimane dopo Pesach (Per questo si chiama Shavout ed è anche conosciuta come Festa delle Settimane o Pentecoste) secondo quanto prescritto in Deuteronomio (16,11).  Gli ebrei italiani designano questa festa anche con il nome di "Pasqua delle Rose", infatti usano decorare la sinagoga di fiori e piante, ricordo ancora quando nel 2020 dopo la fine del primo lockdown  per il Covid-19 mi recai alla Sinagoga di Firenze, qui con un'installazione numerose rose scendevano sospese dal soffitto. 
Shavout è anche il giorno prediletto per il Bat mitzvah, la celebrazione della maggiorità religiosa delle ragazze. 
In questo giorno la mensa è imbandita con cibi a base di latticini, che dovrebbero rappresentare il sapore del latte e del miele derivante dallo studio della Torah, come il latte rappresenta il nutrimento del corpo nella crescita, cosi anche la Torah è nutrimento dell'anima; inoltre, il latte è simbolo di purezza. In tale occasione è completamente bandita la carne dal menù. Al mattino si legge la Parashah che contiene il Decalogo. Durante la giornata viene letto anche il libro di Ruth, che si collega alla festa della mietitura. La storia di Ruth è molto bella e poetica. Naomi e i suoi due figli emigrano in Moab a causa di una carestia. I figli sposano due moabite, ma ambedue muoiono. Naomi decide allora di tornare alla sua terra e Ruth, una delle nuore, va con lei perché, dice, “la tua terra è la mia terra, il tuo Dio è il mio Dio”. Spinta dalla stessa suocera, Ruth sposa Boaz, ricco possedente e lontano parente della famiglia. Secondo la tradizione Ruth è la progenitrice del re David, dalla cui stirpe discenderà il Messia. 
In occasione di questa festa esiste anche l’abitudine di riunirsi la notte di Shavuoth per studiare la Torah fino all’alba. Questo studio, chiamato Tiqoun (riparazione), simbolicamente deve riparare la debolezza di quelli che non ebbero la forza di vegliare quando l’Eterno fece dono della Torah sul Sinai. L’origine di quest’usanza è da cercare nella cabala del sedicesimo secolo. Lo scopo è di rivivere l’esperienza del Sinai nel fuoco e nella gioia.

Fonti: 

- Costa Kopciowski Clara, Elia Kopciowski Elia, Le pietre del tempo, il popolo ebraico e le sue feste, Luglio Editore, Trieste, 2022.  

- CLAUDIA AITA, Viaggio Illustrato nella Cucina Ebraica - Tradizioni, precetti religiosi, feste, letteratura, cibi segreti e ricette da tutto il mondo, Nardini Editore, FI 2018

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 Vincenza Triolo 
Esperta in Storia e Conservazione di B. C.
Studiosa e ricercatrice
Conservatore dei Beni Arch. ed Ambientali
Tecnico del Rest. ed Architetto


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