martedì 13 settembre 2022

DEREKH TEVUNOT: I sentieri dell’intelletto... traduttore Luciano Tagliacozzo

 

Copertina flessibile – 12 settembre 2022

di Rav Moshe Chaim Luzzatto (Autore), 
Dr Luciano Barouch Tagliacozzo (Traduttore)

Editore: ‎ Independently published (12 settembre 2022)
Lingua: ‎ Italiano
Copertina flessibile: ‎ 104 pagine
ISBN-13: ‎ 979-8352152126
Dimensioni: ‎ 15.24 x 0.61 x 22.86 cm


Un'altra opera dell'autore Rav Moshe Chaim Luzzatto tradotta, questa volta ad opera del traduttore Dr. Luciano Barouch Tagliacozzo. 

PREFAZIONE DI RAV. DR. UMBERTO PIPERNO:

“Cammina davanti a me e sii integro”

Se il compito dell’uomo e dell’ebreo e’ quello di contribuire al Tiqqun ‘Olam , il miglioramento del mondo attraverso la correzione delle ingiustizie, Moshe’ Haiim Luzzatto fa del precetto di procedere nelle strade del Signore il leit motiv della sua vita e delle sue opere.
L’uomo deve partire dal Mesillat Yesharim , il sentiero dei Giusti attraverso il Derech haShem, la strada del Signore per poter spaziare nel Derech Tevunot, la autostrada delle comprensioni e dello sviluppo delle idee attraverso la Logica talmudica coniugata con il sistema occidentale.
Dal comportamento morale l’ebreo si eleva con lo studio e la ricerca del Sapere che sa collegare un elemento all’altro per legare la realtà oggettiva inferiore alla conoscenza del Mondo superiore, per raggiungere il Bene che fa coincidere la volontà umana con quella divina.
Nel Derech Tevunoth Ramchal anticipa Internet con Links che colleghino l’idea ed il suo prodotto che non è mai secondario ,anzi spesso ne costituisce la causa prima e generante. Il Dottor Luciano Tagliacozzo con questa opera vuole dare al pubblico italiano un piccolo assaggio di verità di questo Mondo e del Mondo a venire.
Voglia il Signore ricompensarlo con una discendenza che procede nelle vie della Torà in un mondo “corretto “ dal segno della Divina Presenza.
___________

Rav. Dr. Umberto Piperno
docente di Diritto Ebraico presso il Collegio Rabbinico Italiano Rabbino Emerito di Trieste, Napoli, attualmente Rabbino della Sinagoga Beth Shalom di Roma e Rabbino di riferimento della Comunità di Merano.

AUTORE MOSHE CHAIM LUZZATO BIOGRAFIA 

Mosè Luzzatto (in ebraico משה חיים לוצאטו, Moshe Chaim Luzzatto, ma il nome si trova scritto anche come Moses Chaim o Moses Hayyim), conosciuto anche con l'acronimo ebraico di RaMCHaL (o RaMHaL, רמח"ל), (Padova, 1707 – Acri, 6 maggio 1746) è stato un rabbino, filosofo e cabalista italiano. La sua eredità è associata ai suoi scritti sullo Zohar, anche se viene dai più ricordato per l'aspetto etico del suo insegnamento, in particolare attraverso il trattato Mesillat Yesharim, "Il cammino dei giusti". Rav. Moshe Chaim Luzzatto nacque nel ghetto di Padova, ricevette un'educazione classica, sia ebraica sia italiana, mostrando sin da giovanissimo una predilezione per la letteratura. Con la sua vasta conoscenza di studi religiosi, arti e scienze divenne rapidamente la una figura dominante nel suo contesto di studi. I suoi scritti dimostrano padronanza del Tanakh, del Talmud, dei commentari rabbinici e dei codici della legge ebraica. Scrisse da ragazzo il dramma allegorico "Sansone e i filistei". 
Il punto di svolta nella sua vita avvenne all'età di venti anni quando affermò di aver ricevuto istruzioni direttamente da un essere mistico conosciuto come il magghid. I suoi colleghi erano affascinati dai riassunti scritti di queste divine lezioni, ma le autorità superiori dei rabbini veneziani erano molto scettiche e minacciarono di scomunicarlo.
Questi scritti (o dettati), dei quali solo una piccola parte è sopravvissuta, descrivono la convinzione di Luzzatto secondo la quale lui e i suoi seguaci rappresentassero figure chiave nel dramma messianico che stava per iniziare. Identificando uno dei suoi seguaci come il Messia figlio di Davide, assunse per se stesso il ruolo di Mosè affermando che egli era la sua reincarnazione. Secondo Luzzatto Mosè era collocato al di sopra del Messia ed era il vero catalizzatore per la Redenzione.
Minacciato di scomunica e dopo molte discussioni, Luzzatto alla fine giurò di non trascrivere più le lezioni del magghid, né di insegnare il misticismo. Nel 1735 Luzzatto lasciò l'Italia per Amsterdam, credendo che in un ambiente più liberale sarebbe stato in grado di proseguire i suoi studi. Passando dalla Germania fece appello alle locali autorità rabbiniche perché lo proteggessero dalle minacce dei rabbini italiani. Questi rifiutarono, costringendolo a firmare un documento in cui affermava che tutti gli insegnamenti del magghid erano falsi. Quasi tutti i suoi scritti furono bruciati e solo alcuni sopravvissero. Dagli scritti sullo Zohar, nel 1958, riapparvero i 70 Tiqqunim Hadashim, inaspettatamente conservati nella Biblioteca Bodleiana di Oxford. Questi Tikounim sono "arrangiamenti" di pensieri ed espongono 70 diversi ed essenziali modi per utilizzare l'ultimo verso del Chumash (Pentateuco). Insegnati parola per parola in aramaico dal magghid del Ramchal, questi affiancano i 70 Tikouney haZohar del Rashbi, i quali espongono le 70 fondamentali interpretazioni del primo verso del Chumash. Quando finalmente Luzzatto raggiunse Amsterdam fu in grado di continuare i suoi studi di Kabbalah relativamente senza ostacoli. Guadagnandosi da vivere come tagliatore di diamanti, egli continuò a scrivere ma si rifiutò di insegnare. È in questo periodo che scrisse la sua grande opera, la Mesillat Yesharim (1740), essenzialmente un trattato etico con un sottofondo mistico. Il libro, in 26 capitoli, rappresenta un percorso, passo dopo passo, tramite il quale ogni persona ebrea può superare l'inclinazione al peccato e raggiungere la santità. Redatto in un linguaggio rabbinico molto distinto dai suoi precedenti scritti, è possibile che sia stato scritto per trovare il legittimo riconoscimento all'interno della locale comunità ebraica. Un altro eminente lavoro, Derekh ha-Shem ("La via di Dio"), è un testo filosofico sullo scopo di Dio nella Creazione, nella giustizia e nell'etica e sulle finalità della vita umana. Gli stessi argomenti si ritrovano anche in un'opera più concisa, il Maamar Haikarim ("L'articolo sui princìpi") che come il Mesillat Yesharim è stato recentemente tradotto in italiano. Il dialogo, definito socratico, Da'at Tevunoth ("La conoscenza delle ragioni") fu scritto nella città olandese quale anello mancante tra razionalità e Cabala, come una conversazione tra l'intelletto e l'anima che riprese la logica della struttura dei dibattiti talmudici come mezzo per capire e accettare il mondo che ci circonda. Frustrato dall'impossibilità di insegnare la Cabala ebraica, Luzzatto lasciò Amsterdam per la Terra Santa nel 1743, stabilendosi a San Giovanni d'Acri. Tre anni dopo (il 26 Iyar 5506) lui e la sua famiglia morirono di peste. Solo cento anni dopo Luzzatto venne riscoperto dal Movimento Mussar, che adottò i suoi lavori etici. Fu il grande etico della Torah, il rabbino Israel Salanter (1810-1883), a mettere il Mesillat Yesharim al centro del Mussar (etico), il curriculum delle principali Yeshivot dell'Europa orientale. Gli scrittori della Haskalah, l'Illuminismo ebraico, per i suoi scritti laici lo dichiararono fondatore della moderna letteratura ebraica.(1)


Estratto da quarto di copertina 
biografia con photo traduttore: Luciano Baruch Tagliacozzo 


Il volume è acquistabile su Amazon: 



FONTI:
(1) https://it.wikipedia.org

https://www.amazon.it/DEREKH-TEVUNOT-I-sentieri-dellintelletto