mercoledì 14 settembre 2022

IL MESE DI ELUL


Elul è il dodicesimo mese del calendario Ebraico. Il mese di Elul inizierà dopo Shabbat Reè, esattamente l’8 e il 9 agosto; i giorni in cui sarà Rosh Codesh. Questo mese è una specie di ponte verso Tishìri (il primo mese del nuovo anno 5783).

Dopo che il popolo Ebraico fece il peccato del Vitello d'Oro, Moshè passò questo mese ed altri dieci giorni fino a Yom Kippùr intento ad ottenere le seconde tavole della legge insieme al perdono. Durante questi giorni è giusto esaminare l'anno trascorso e prepararsi per i giorni solenni di Rosh Hashanà e Yom Kippùr. Per questo mese, per prepararsi al nuovo anno, ci sono sette usi particolari.

1. ASCOLTA LO SHOFAR OGNI GIORNO:

Lo Shofar non si suona solo di Rosh Hashanà bensì ogni giorno, tranne Shabbat e la vigilia di Rosh Hashanà, dopo Shachrìt, la preghiera del mattino. I suoni penetranti dello Shofar ci incoraggiano ad avvicinarci a D-o, com’è scritto: "Che una tromba suoni nella città ed il popolo non avrà timore?"  Ci sono diversi motivi per questo uso. Dopo che gli israeliti peccarono con il vitello d’oro, Moshè implorò il perdono Divino per quaranta giorni. In seguito salì al Monte Sinai per un altro ciclo di quaranta giorni, dopo il quale scese con le seconde Tavole della Legge. Questa salita, che iniziò il primo di Elùl e durò fino a Yom Kippùr, era accompagnata da suoni dello shofàr e per commemorare questo episodio si suona lo shofàr in Elùl. Elùl è il mese durante il quale si fa un esame di coscienza prima delle feste solenni. I suoni dello shofàr risvegliano l’anima e ci portano ad avvicinarci a D-o, com’è scritto “Forse che una tromba venga suonata nella città e le persone non abbiano timore?” (Amos 3:6).

Suonare lo shofàr in questo mese, atto specifico di Rosh Hashanà, confonde l’angelo accusatore che non sa più in quale giorno cade Rosh Hashanà. Com’è possibile che l’angelo accusatore non abbia ancora capito che lo vogliamo confondere?

Questo non è l’unico momento in cui si cerca di confondere l’accusa. Infatti, di Rosh Hashanà si suona lo shofàr più del necessario perché dice il Talmùd: “Per confondere l’angelo accusatore”. In quel passo Talmudico Rashì spiega: “Quando l’accusa vede quanto abbiamo a cuore i comandamenti di D-o, andando oltre a ciò che è strettamente necessario, egli non ha più nulla da dire”. La stessa cosa accade quando si suona lo shofàr nel mese prima di Rosh Hashanà: sentendo lo shofàr inevitabilmente si prova rimorso per le proprie malefatte e si è scritti  nel libro della vita per l’anno a venire.

2. DILLO ADESSO:

Le parole sono molto potenti. Quando si firmano lettere o si finisce una conversazione, è uso augurare l'uno l'altro “ketivà vachatimà tovà” ovvero “che siamo scritti e sigillati nel libro della vita.”

3. LEGGI IL SALMO 27 DUE VOLTE AL GIORNO:

Dopo le preghiere del mattino e del pomeriggio, o in alcune comunità quelle serali, si recita il Salmo 27, che inizia con le parole “Di David. Il Signore è la mia luce e la mia salvezza.”.

Salmo 27 - Di David.
Il Signore è la mia luce e la mia salvezza, chi dovrei temere?
D-o è colui che dà forza alla mia vita, di chi dovrei aver paura?
Quando gli empi mi si avvicinano per divorare la mia carne, sono i miei avversari e i miei nemici che inciampano e cadono.
Se un esercito dovesse accamparsi contro di me, il mio cuore non avrebbe timore.
Se scoppiasse contro di me una guerra, in questo io confido [nel Signore che è la mia salvezza]
Una cosa sola io domando a D-o, gli chiedo di abitare nella casa del Signore per tutti i giorni della mia vita, per godere la gioia della presenza di D-o e meditare nel suo Santuario.
Poiché Egli mi darà rifugio nella sua capanna nei giorni della sventura, mi coprirà nel segreto della sua tenda e m’innalzerà sopra una roccia.
Ora il mio capo si erge in alto sui nemici che mi circondano, io nella sua tenda offrirò sacrifici di gioia. 
Canterò e loderò il Signore.
Ascolta, Signore, la mia voce quando t’invoco, fammi grazia ed esaudiscimi.
A nome tuo il mio cuore ha detto: «Cerca il mio volto» e pertanto il tuo volto, D-o, cerco.
Non mi nascondere il tuo viso, non respingere con ira il tuo servo.
Tu che fosti il mio aiuto, non mi abbandonare, non mi lasciare o D-o della mia salvezza.
Perché [anche se] mio padre e mia madre mi hanno abbandonato, il Signore mi raccoglierà.
Insegnami, o D-o, la tua strada. Guidami sulla retta via per scampare ai nemici.
Non mi lasciare in balia dei miei avversari, perché si sono levati contro di me falsi testimoni e uomini intrisi di violenza.
Se non avessi creduto nel vedere la bontà di D-o nella terra della vita.
Spera, dunque, nel Signore, rafforza il tuo animo ed Egli darà forza al tuo cuore, spera nel Signore.

4. TRE SALMI AL GIORNO: 

recitarli dal 1 di Elul fino a Yom Kippùr, quando si dicono gli ultimi 36 capitoli, completando così l'intero libro dei Salmi.

5. FALLI CONTROLLARE: 

molti hanno l'uso di far controllare i tefillìn e le mezuzòt da uno sofèr, uno scriba, per assicurarsi che siano kasher, un uso meritevole e giusto.  

6. CHIEDERE “SCUSA”: 

Selichòt (“Perdoni”) sono preghiere particolari che si dicono nei giorni di digiuno e durante questo periodo. Il culmine delle Selichòt è la preghiera dei 13 Attributi di Misericordia, le stesse parole che D-o diede a Moshè per assicurare il Suo perdono dopo il peccato del Vitello d'Oro. I Sefarditi iniziano dal primo giorno di Elul e finiscono 40 giorni dopo, di Yom Kippùr. Invece, gli Ashkenaziti iniziano a dire le Selichòt a partire dal Sabato sera prima di Rosh Hashanà.

7. ESAME DI COSCIENZA: 

In questo periodo è giusto dedicare del tempo al cheshbòn hanefesh“il resoconto dell'anima”, valutare le nostre attività, i nostri pensieri e le nostre conversazioni dell'anno trascorso. In quali ambiti siamo migliorati e in quali dobbiamo ancora fare qualche sforzo? Pensare onestamente e profondamente aiuterà ad avvicinarsi a Rosh Hashanà.



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<<... Le SELICHOT sono speciali componimenti in prosa ed in poesia che il popolo ebraico usa recitare dal primo del mese di Elul fino al 10 di Tishrì, giorno di Chippur, come dimostrazione del pentimento, teshubà, e della volontà di redimersi dal peccato. Vengono recitate nel cuore  dello spuntar dell'alba perchè sacrificando il sonno, e nel silenzio della notte, la preghiera possa essere maggiormente efficace e detta nel più grande raccogliemento. Le Selichot sono quindi la preparazione ai jamim noraim, i giorni di Rosh Ha-Sahanah e Chippur...>>. 


Selichot secondo il rito della comunità di Roma - Ebook al seguente link: 
http://www.archivio-torah.it/ebooks/selihot.pdf