Lo scorso dicembre 2020 il quotidiano "Il Manifesto" ha pubblicato un appello, sottoscritto da un certo numero di intellettuali noti per la loro avversione allo Stato di Israele, nel quale si attaccava la definizione di antisemitismo formulata dall'I.H.R.A. (International Holocaust Remembrance Defence). L'attacco non è stato casuale perché la Commissione sull'Antisemitismo istituita dal Governo italiano sta ultimando i suoi lavori giungendo a una definizione di antisemitismo che parte da quella elaborata dall'IHRA; tanto che alcune associazioni hanno lanciato delle campagne di adesione a favore e sostegno della commissione governativa italiana.
DEFINIZIONE
DI ANTISEMITISMO FORMULATA
DALL’INTERNATIONAL HOLOCAUST REMEBRANCE ALLIANCE
(IHRA)
Nello
spirito della Dichiarazione di Stoccolma che afferma: “Con l’umanità ancora
segnata da antisemitismo e xenofobia la comunità internazionale condivide una
solenne responsabilità di combattere questi fenomeni dannosi” la commissione
sull'antisemitismo e sulla negazione dell’Olocausto chiese alla Plenaria
dell’IHRA, che si teneva a Budapest nel 2015, di adottare la seguente
definizione operativa (di lavoro) di antisemitismo.
Il 26 maggio
2016 la Plenaria, che si teneva a Bucarest, decise di:
Adottare la seguente definizione operativa non giuridicamente vincolante di antisemitismo:
“L’antisemitismo è una certa percezione degli ebrei che può essere espressa come odio per gli ebrei. Manifestazioni di antisemitismo verbali e fisiche sono dirette verso gli ebrei o i non ebrei e/o alle loro proprietà, verso istituzioni comunitarie ebraiche ed edifici utilizzati per il culto”.
Per
orientare l’operato dell’IHRA le seguenti spiegazioni possono servire come
esempi:
Le
manifestazioni possono avere come obiettivo lo Stato di Israele perché
concepito come una collettività ebraica. Tuttavia, le critiche verso Israele
simili a quelle rivolte a qualsiasi altro paese non possono essere considerate
antisemite. L’antisemitismo spesso accusa gli ebrei di cospirare per
danneggiare l’umanità, e se ne fa ricorso di frequente per dare la colpa agli
ebrei quando “le cose non funzionano”. L’antisemitismo si esprime nel
linguaggio scritto e parlato, con immagini e con azioni, usa sinistri
stereotipi e fattezze caratteriali negative per descrivere gli ebrei.
Considerando
il contesto generale, esempi contemporanei di antisemitismo nella vita
pubblica, nei mezzi di comunicazione, nelle scuole, al posto di lavoro e nella
sfera religiosa includono (ma non si limitano a):
- Incitare,
sostenere o giustificare l’uccisione di ebrei o danni contro gli ebrei in
nome di un’ideologia radicale o di una visione religiosa estremista.
- Fare
insinuazioni mendaci, disumanizzanti, demonizzanti o stereotipate degli
ebrei come individui o del loro potere come collettività – per esempio,
specialmente ma non esclusivamente, il mito del complotto ebraico mondiale
o degli ebrei che controllano i mezzi di comunicazione, l’economia, il
governo o altre istituzioni all’interno di una società.
- Accusare
gli ebrei come popolo responsabile di reali o immaginari crimini commessi
da un singolo ebreo o un gruppo di ebrei, o persino da azioni compiute da
non ebrei.
- Negare
il fatto, la portata, i meccanismi (per esempio le camere a gas) o
l’intenzione del genocidio del popolo ebraico per mano della Germania
Nazionalsocialista e dei suoi seguaci e complici durante la Seconda Guerra
Mondiale (l’Olocausto).
- Accusare
gli ebrei come popolo o Israele come stato di essersi inventati
l’Olocausto o di esagerarne i contenuti.
- Accusare
i cittadini ebrei di essere più fedeli a Israele o a presunte priorità
degli ebrei nel mondo che agli interessi della loro nazione.
- Negare
agli ebrei il diritto dell’autodeterminazione, per esempio sostenendo che
l’esistenza dello Stato di Israele è una espressione di razzismo.
- Applicare
due pesi e due misure nei confronti di Israele richiedendo un
comportamento non atteso da o non richiesto a nessun altro stato
democratico.
- Usare
simboli e immagini associati all’antisemitismo classico (per esempio
l’accusa del deicidio o della calunnia del sangue) per caratterizzare
Israele o gli israeliani.
- Fare
paragoni tra la politica israeliana contemporanea e quella dei Nazisti.
- Considerare
gli ebrei collettivamente responsabili per le azioni dello Stato di
Israele.
Gli atti di
antisemitismo sono considerati crimini quando vengono definiti tali dalla legge del
paese (per esempio, negazione dell’Olocausto o la distribuzione di materiali
antisemiti in alcuni paesi).
Gli atti
criminali sono considerati antisemiti quando l’obiettivo degli attacchi, sia che siano
persone o proprietà – edifici, scuole, luoghi di culto o cimiteri – sono scelti
perché sono, o sono percepiti, ebrei, ebraici o legati agli ebrei.
La discriminazione antisemita è la negazione nei confronti degli ebrei di opportunità o servizi che sono disponibili agli altri ed è illegale in molti paesi.
Le seguenti organizzazioni internazionali hanno espresso sostegno alla definizione operativa di antisemitismo:
Nazioni Unite- Segretario
generale Antonio Guterres
- Relatore speciale per
la libertà di religione o credo Ahmed Shaheed
Unione Europea- Consiglio
- Parlamento
- Commissione
Organizzazione degli Stati americani
Consiglio d'Europa
Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranzaI seguenti stati membri delle Nazioni Unite hanno adottato o approvato la definizione operativa IHRA di antisemitismo. Oltre ai paesi elencati di seguito, un'ampia gamma di altre entità politiche, compreso un gran numero di governi regionali / statali e locali, ha fatto altrettanto.Albania (22 ottobre 2020)
Argentina (4 giugno 2020)
Austria (25 aprile 2017)
Belgio (14 dicembre 2018)
Bulgaria (18 ottobre 2017)
Canada (27 giugno 2019)
Cipro (18 dicembre 2019)
Repubblica Ceca (25 gennaio 2019)
Francia (3 dicembre 2019)
Germania (20 settembre 2017)
Grecia (8 novembre 2019)
Ungheria (18 febbraio 2019)
Israele (22 gennaio 2017)
Italia (17 gennaio 2020)
Lituania (24 gennaio 2018)
Lussemburgo (10 luglio 2019)
Moldova (18 gennaio 2019)
Paesi Bassi (27 novembre 2018)
Macedonia del Nord (6 marzo 2018)
Romania (25 maggio 2017)
Serbia (26 febbraio 2020)
Slovacchia (28 novembre 2018)
Slovenia (20 dicembre 2018)
Spagna (22 luglio 2020)
Svezia (21 gennaio 2020)
Regno Unito (12 dicembre 2016)
Stati Uniti (11 dicembre 2019)
Uruguay (27 gennaio 2020)
- Segretario generale Antonio Guterres
- Relatore speciale per la libertà di religione o credo Ahmed Shaheed
- Consiglio
- Parlamento
- Commissione
Consiglio d'Europa
Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza
Albania (22 ottobre 2020)
Argentina (4 giugno 2020)
Austria (25 aprile 2017)
Belgio (14 dicembre 2018)
Bulgaria (18 ottobre 2017)
Canada (27 giugno 2019)
Cipro (18 dicembre 2019)
Repubblica Ceca (25 gennaio 2019)
Francia (3 dicembre 2019)
Germania (20 settembre 2017)
Grecia (8 novembre 2019)
Ungheria (18 febbraio 2019)
Israele (22 gennaio 2017)
Italia (17 gennaio 2020)
Lituania (24 gennaio 2018)
Lussemburgo (10 luglio 2019)
Moldova (18 gennaio 2019)
Paesi Bassi (27 novembre 2018)
Macedonia del Nord (6 marzo 2018)
Romania (25 maggio 2017)
Serbia (26 febbraio 2020)
Slovacchia (28 novembre 2018)
Slovenia (20 dicembre 2018)
Spagna (22 luglio 2020)
Svezia (21 gennaio 2020)
Regno Unito (12 dicembre 2016)
Stati Uniti (11 dicembre 2019)
Uruguay (27 gennaio 2020)
